Gruppi di Continuità: energia per la Business Continuity

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UPS Business Continuity

La digitalizzazione di una azienda è un processo multilivello nel quale molti servizi sono integrati e interconnessi; i vantaggi per l’attività di lavoro sono evidenti, sia in termini di produttività, sia in termini di risparmio, ma la presenza di molti elementi prevede che tutti siano in funzionamento sincronizzato.

Ad esempio, se alcuni servizi sono in cloud – come software e archivi – in luoghi sempre aggiornati e protetti, è naturalmente importante che molte informazioni debbano passare da internet e dalle reti locali. Quindi, è importante poter contare su di una connessione energetica stabile, “pulita” e senza sbalzi di corrente e, in caso di imprevisti, occorre poter continuare a lavorare anche in assenza di energia elettrica, per garantire la Business Continuity.

La soluzione a questo problema sono i Gruppi di Continuità o, in inglese, UPS (Uninterruptible Power Supply) che consentono di tenere accesi e alimentati tutti i principali dispositivi elettrici ed elettronici anche in caso di blackout. Gli UPS contengono batterie che accumulano energia e si attivano praticamente in tempo reale, per evitare problemi e tamponare le emergenze. I Gruppi di Continuità sono connessi alla rete elettrica, che utilizzano per tenere in carica le batterie, e a tutti i dispositivi necessari al funzionamento, fornendo una protezione anche dagli sbalzi di corrente; in caso di interruzione nella erogazione di elettricità, le batterie dell’UPS si attivano automaticamente e cominciano a fornire energia di riserva a tutti le apparecchiature collegate.

La quantità di UPS necessari dipende dalla quantità dei dispositivi connessi e, dato il costo dei Gruppi di Continuità e la durata delle batterie, è necessario calcolare con attenzione quali dispositivi devono essere connessi. Possono anche essere utilizzati più UPS, per tenere momentaneamente in funzione le apparecchiature sconnesse dalle rete elettrica e magari altri per stabilizzare la stessa rete; infatti, gli UPS rendono anche più “pulito” il segnale elettrico e, in pratica, se l’energia arriva un po’ disturbata l’UPS la stabilizza, rendendola meno pericolosa per gli apparati.

La potenza necessaria degli UPS da collocare dipende dall’energia necessaria: ad esempio, se le apparecchiature consumano 1.000 watt, l’UPS deve avere almeno 1.500 voltampere (per calcolare i watt basta moltiplicare per 0,8); per mantenere accesi 1.000 watt per un’ora, sarà necessario un bel carico di batterie oppure, in alternativa, si può inserire un gruppo elettrogeno e creare una alimentazione elettrica autonoma in caso di blackout.

Niente UPS per proteggere le apparecchiature elettroniche o contro i blackout? Potreste trovarvi in gravi problemi, come l’interruzione del lavoro o, molto peggio, la rottura di apparecchiature elettroniche. Per questo, tutte le apparecchiature installate da Globalnet sono fornite da UPS come strumento efficace di protezione da ogni problema connesso alla corrente.

Datevi una scossa e chiamateci prima del blackout. Vi conviene!

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