Internet e la tecnologia collegata hanno aumentato le possibilità di attacco cyber: i “cattivi” ci sono, come ovunque, e molte vulnerabilità non sono colpa delle tecnologie, quanto piuttosto di una certa superficialità. L’errore umano, dettato da insufficiente conoscenza e scarsa consapevolezza nel settore delle telecomunicazioni, rendono deboli le difese delle aziende. Ecco quattro corrette strategia di protezione:
– avere un piano di risposta; di fronte ad un attacco hacker, non possiamo improvvisare o staccare la spina perché siamo andati nel panico. Certi errori potrebbero costare molto caro all’azienda soggetta ad attacco informatico. Pensiamo di cavarcela sempre in qualche modo, ma ci sono procedure chiare e definite, i piani di risposta, per individuare responsabilità e mitigare il danno.
– prevenire e, nel caso, indicare sull’attacco informatico ricevuto; procedure aggiornate e indagini su quali siano state le vulnerabilità che hanno consentito l’accesso ai cyber criminali, rappresentano corrette azioni per migliorare la sicurezza aziendale e impedire che accada di nuovo.
– proteggere tutte le tecnologie collegata ad internet;spesso pensiamo a metter in sicurezza solo la rete e i server, ignorando che la tecnologia IOT usa telecamere, smartwatch, dispositivi mobili e personali, che possono essere bersaglio per infezioni cyber. Tutti i dispositivi connessi necessitano di protezione.
– limitare gli accessi solo alla parte di rete strettamente necessaria; lavorare in mobilità ha spinto gli imprenditori a concedere gli accessi a tutte le risorse e a tutti i dipendenti, senza tenere conto che in questo modo le minacce possono diventare più frequenti. Dividere e limitare gli accessi alla rete strettamente necessaria al solo personale che deve svolgere quel tipo di attività, è una valida modalità per proteggere la rete da eventuali attacchi hacker.
Ci sono altre categorie di errori possibili, e sono sempre in evoluzione. Per questo, la vostra azienda ha sempre bisogno delle giuste competenze tecnologiche, le buone abitudini di manutenzione e implementazione dei sistemi, e l’aggiornamento delle procedure di sicurezza. Come fare? Chiedete a GlobalNet.
