Imprese privati ed enti pubblici sempre sotto attacco hacker

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Le grandi organizzazioni – come in questi giorni anche Alia Servizi Ambientali e la Ferrari – continuano ad essere fragili di fronte agli attacchi informatici.

Al momento ne sappiamo molto poco ma, nel caso di Alia, l’ipotesi che l’errore umano sia ancora una volta un fattore scatenante si fa molto probabile. La causa? Forse un’email che non doveva essere aperta. La posta elettronica è lo strumento di comunicazione più usato in ambito lavorativo; statisticamente, è quindi il primo e il più logico vettore di un attacco informatico.

Le conseguenze della disattenzione in Alia sono evidenti e immediate: interruzione dei servizi, per verificare e mitigare il danno, e il tempo necessario per il ripristino dei sistemi di backup e dell’infrastruttura digitale. Ci auguriamo che i dati dei cittadini non siano stati “esfiltrati”, altrimenti il danno diventa ancora più ingente con possibili sanzioni comminate all’azienda (e che si aggiunge al danno di immagine).

Cosa fare per difendersi?

Microsoft 365 è uno dei servizi di posta in cloud più diffusi in ambito aziendale, garantisce un alto livello di sicurezza per le aziende, soprattutto se in azienda manca personale IT che monitori le applicazioni interne. Ad esempio, quando viene scoperta una vulnerabilità, il servizio in cloud viene aggiornato e corretto in tempi brevissimi.

Questo è fondamentale per le amministrazioni pubbliche, locali e centrali, che hanno un dovere enorme: ricordarsi che la sicurezza informatica protegge anche i cittadini.

Affidarsi ad un fornitore come GlobalNet per riunire tutti servizi digitali, tra cui anche la gestione della posta, è un asset fondamentale e vincente per l’azienda (e gli enti) in termini di performance, efficienza ed efficacia. E, naturalmente, anche in sicurezza.

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