La tecnologia è un processo evolutivo che continua ad una velocità impressionante, anche nel settore degli hacker e, purtroppo, la consapevolezza e la competenza specifica in azienda non evolve di pari passo. Per poter affrontare le sfide di oggi e quelle future, il mondo della formazione aziendale e delle professioni dovrebbero avere velocità adatta ai cambiamenti in corso. Up-skilling, re-skilling e cross-skilling dovrebbero essere presenti in tutto l’arco della vita professionale.
Competenze sempre maggiori, sempre più aggiornate, sempre più complesse: come fare?
Ogni azienda dovrebbe includere il prima possibile la formazione sulla cyber sicurezza nei propri programmi onboarding, assicurandosi che copra tutti gli argomenti più importanti. Dovrebbero essere quindi previsti aggiornamenti continui dello staff, per esempio ogni 3 mesi (sì, ogni 3 mesi), con approfondimenti sui nuovi attacchi che si sono sviluppati, come potrebbe essere interessante servirsi di microlearning per fornire brevi informazioni, ma essenziali, sui nuovi attacchi informatici e sulle modalità di risposta.
La formazione per i dipendenti, inoltre, crea un senso di responsabilità condivisa, facilita la comprensione di una sicurezza informatica in continua evoluzione, e permette un aggiornamento che può fare la differenza nel tenere l’azienda al sicuro.
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