È successo alla Regione Lazio e anche all’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana.
Cos’è accaduto? Un ransomware ha criptato alcune cartelle condivise, fortunatamente senza dati sensibili, ma grazie al backup è stato ripristinato tutto come prima. I danni sono stati contenuti, ma anche se il danno d’immagine e il campanello d’allarme ha suonato.
Mancava l’antivirus? No, c’era. Tutti i pc dell’azienda erano aggiornati correttamente: tranne uno. Ed è su quest’ultimo che il ransomware ha colpito. Forse per un’email o un file infetto o un banner cliccato inavvertitamente; gli altri pc hanno rilevato e bloccato il virus, ma ne è bastato uno solo per procurare ingenti danni.
Sbuffate mentalmente, quando vi arriva una notifica di aggiornamento dell’antivirus? Se rimandate, diventate pane per i denti degli hacker, che puntano sulla pigrizia per lanciare i loro ransomware.
Un antivirus aggiornato con regolarità, vi protegge dalle minacce ransomware più recenti, in genere più efficaci e pericolosi, detti Zero Day, il cui codice malware non è riconosciuto dall’antivirus. È anche il caso degli antivirus gratuiti, che non costano niente ma sono aggiornati di rado dalle case produttrici.
Sappiate che nella maggior parte dei casi i ransomware sono riusciti ad entrare perché gli antivirus non erano aggiornati correttamente e non perché completamente sguarniti.
E se non sapete quale antivirus serve alla vostra azienda, chiamateci…. Vi consiglieremo il prodotto giusto