Smart Working? Game Over!

Articoli

In questi giorni dove è tornato concreto l’obbligo di chiudere parte delle attività, con anche il rischio di un lockdown persino peggiore delle “zone rosse”, anche il telelavoro, o lo Smart Working, è tornato un tema di stretta attualità. Per senso civico  o di responsabilità, le aziende hanno ricominciato a pensare a far lavorare da casa i propri dipendenti,  se ne hanno la facoltà e, chiaramente, in processi produttivi dove sia possibile far lavorare un impiegato a distanza.

Ad esempio, sono sempre di più le aziende nostre clienti che ci chiedono di attivare deviazioni di chiamata verso i cellulari; qualcuno addirittura ci chiede di attivarli per singolo interno e poterli gestire in modo autonomo, ma le chiamate che terminano su un cellulare non possono più essere passate ad un altro interno. La maggior parte di questi clienti ha un centralino tradizionale con linee analogiche. Non sono casi troppo rari e credo che, in questi mesi, si sia perso del tempo senza pensare a innovare, digitalizzando la propria azienda.

Il tempo scorre veloce e tutti i problemi del telelavoro, come forse era prevedibile,  sono riemersi.  È facile dire adesso che era doveroso prepararsi prima, analizzare la situazione del proprio sistema di comunicazione e di collegamento remoto, confrontarlo con le potenzialità attuali di linee telefoniche e connessioni a internet contemporanee, ed attivarsi per aggiornarle dove serviva.

C’è stato tutto il tempo per prepararsi, anche cercando di capire se i dipendenti avessero gli strumenti giusti per lavorare da casa (device come portatili o altro e connessione a internet adeguata); era necessario creare processi operativi e un’organizzazione aziendale che permettesse di far lavorare tutti come una squadra, nonostante non tutti fossero in ufficio. Anche perché la legge parla chiaro sul lavoro agile: una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa…

Siamo di nuovo a gestire l’emergenza, senza strumenti adeguati, con personale che lavora da casa in modo insoddisfacente, senza possibilità da parte dell’azienda di sapere cosa realmente stia facendo. Senza contare i rischi per la sicurezza, perché si utilizzano strumenti che non proteggono adeguatamente la rete aziendale.

È tardi, ma non è mai troppo tardi per correre ai ripari e trovare gli strumenti giusti per far lavorare da casa i vostri dipendenti. Globalnet, nel suo portafoglio, ha diverse proposte per la comunicazione aziendale; ad esempio, una delle prime soluzioni da adottare è quella di passare ad un centralino in cloud, con vantaggi rilevanti e la possibilità di organizzare le proprie comunicazioni come se tutti fossero in ufficio.

Non si tratta solo di far fronte ad un emergenza lavorativa: si tratta di un modello di lavoro che può rivelarsi vincente in qualunque momento e rappresenta una delle opzioni più interessanti del futuro per le aziende, che permette di riorganizzare anche altri parametri aziendali, dalle dimensioni degli uffici agli orari di lavoro, magari per migliorare la produttività e dare una mano – perché no? – anche all’ambiente, riducendo consumi e inquinamento.

Quel tempo è adesso. Contattaci subito e trasforma la tua aziende anche attraverso il telelavoro.

Condividi sui social:

Altri articoli

Scopri i nostri servizi